mercoledì 20 aprile 2016

La mia famiglia e altri orrori

Titolo: La mia famiglia e altri orrori
Autrice: David Safier
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Umoristico
Prezzo: € 16,06
Trama: La famiglia dei Wunschmann non è felice. Emma è una libraia frustrata da un lavoro sull’orlo del fallimento e un matrimonio quasi in naufragio. Frank è un marito senza stimoli per cui esiste solo il lavoro, la figlia Fee insegue gli amori della pubertà senza porsi altri obbiettivi, a scapito della scuola, e Max è un dodicenne imberbe troppo saputello che finisce regolarmente a testa in giù nel gabinetto, vittima dei bulletti.
Dopo l’incontro di una vecchia amica di Emma che le sbatte in faccia tutta la sua felicità, la famiglia parteciperà alla presentazione in costume di un romanzo molto famoso con l’intento di risollevare le sorti della libreria. Purtroppo qualcosa va storto: la festa, contrariamente a quanto annunciato dall’amica, non è affatto in costume e i quattro si ritrovano come dei perfetti idioti nei panni di una vampira (Emma), una mummia (Fee), Frankenstein (Frank) e un lupo mannaro (Max). L’esito della serata è fallimentare, ma sfortunatamente l’apice della frustrazione di Emma coincide con il fatale incontro con una strana vecchietta che deciderà di dare una lezione all’intera famiglia trasformandoli in mostri veri.

 
 
Recensione
 
Questo romanzo non è assolutamente un capolavoro, ma se cercate una lettura piacevole e poco impegnativa questo romanzo è sicuramente un valida scelta!
David Safier è un autore tedesco noto per la sua spiccata ironia, che compensa con la poca originalità delle trame dei suoi romanzi. Chi non è nuovo della filmografia di Lindsay Lohan, avrà colto che questa storia è molto simile a quella del film "Quel pazzo venerdì" e, effettivamente, come dargli torto?
Le analogie sono spiccate sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, sia per quanto riguarda il tema dello scarto generazionale tra i genitori che spesso si dimenticano di essere stati giovani e i ragazzi che non comprendono la maturità di chi ha ormai maturato un equilibrio e uno stile di vita più pacato.
Personalmente credo che l’intento di questo autore sia quello di scrivere delle parodie.  Non si tratta di reali plagi, più che altro dello scegliere delle trame a schema classico per soffermarsi sulla comicità delle scene e sui sagaci scambi di battute tra i personaggi.
La caratterizzazione dei singoli componenti delle famiglia è basata su diversi stili di ironia che calzano a pennello con l’età e la psicologia ci ciascuno di loro, creando un ordito interessante in cui è facile rispecchiarsi. Infatti, i problemi di questi neo-mostri, non sono poi così differenti da quelli delle famiglie di tutti i giorni: tra la sopravvivenza fra i banchi e la monotonia di una serata di coppia consumata davanti ai talk show, ne scaturisce una sottile critica alla famiglia moderna che sempre più spesso migra verso questo stereotipo.
Se avete amato film come “Little Miss Sunshine”, anche in questo romanzo vedrete come il più assurdo dei viaggi possa arrivare a riunire la più slegata e rocambolesca delle famiglie. Personalmente ritengo che, in questo intento, “Little Miss Sunshine” abbia un ruolo di maggior rilievo poiché, per quanto assurdi siano i suoi presupposti, non manca mai il realismo e una piccola vena cruda e amara che caratterizza la realtà.
Ne romanzo di Safier, mantenere un contegno realistico, è decisamente l’ultima delle priorità. Infatti i Wunschmann si trovano trasformati in mostri e costretti a rincorrere una Baba Yaga a zonzo per l’Europa per pregarla di restituirgli le loro fattezze originali.
Su questo punto avrei apprezzato maggiore fedeltà ai classici per quanto riguarda la descrizione e le caratteristiche di ogni singola creatura mostruosa: la sete vampiresca sedata con l’ingestione di una pillola sintetica, l’erronea convinzione che Frankenstein sia il nome del mostro e non del suo creatore (a questo ci tengo molto poiché Frankenstein è il mio classico preferito), oppure il fatto che Max sia un lupo mannaro ma che rimanga in sembianze di lupo per tutta la durata del romanzo…
Complessivamente mi sono goduta la lettura di questa storia non priva di imperfezioni! Un pizzico di fantasia e di comicità non fa mai male, nonostante ammetta di aver apprezzato molto di più “L’orribile karma della formica”, del medesimo autore.
 
Consigliato per…
Chi ha voglia si spegnere il cervello e farsi una bella scorpacciata di ironia. Per chi ama tornare un po’ bambino e, sotto sotto, sa perfettamente che di streghe, mostri e vampiri ne è pieno il mondo… bravi loro a non farsi scovare! 

 
 

Nessun commento:

Posta un commento