martedì 26 aprile 2016

Ebook gratis!

No… non ho messo questo titolo per attirare la tua attenzione e  nemmeno per costringerti a cliccare un fastidioso link che contagerà il tuo computer di fastidiosi virus!
Oggi vorrei presentarti il programma MLOL – MediaLibraryOnLine e raccontarti, dopo quasi un anno di utilizzo, che uso ne faccio e cosa ne penso.
Innanzi tutto cos’è MLOL? MLOL è il primo network italiano di biblioteche digitali pubbliche che ti permettere di noleggiare ebook gratuitamente, direttamente dal tuo pc. Trovo molto utile il prestito digitale, soprattutto per quei libri che normalmente comprerei solo per sfizio e che poi rimarrebbero inutilmente nella mia libreria senza essere mai consigliati a nessuno…
Accedere al servizio è molto semplice: basta rivolgersi alla propria biblioteca comunale e domandare se aderisce al progetto. In caso affermativo vi verrà fornito un nickname e una password con cui poter scaricare tutti gli ebook disponibili in catalogo.
Sono spesso presenti molti titoli recenti, anche novità appena uscite in commercio; tuttavia la possibilità di file scaricabili mensilmente è limitata. MLOL è in tutto e per tutto simile ad una biblioteca vera, infatti si possono noleggiare solo 5 libri al mese e il tempo previsto per la trattenuta di ciascun titolo è 15 giorni.
Nonostante questa piccola restrizione io reputo sia un servizio nuovo molto interessante. Mi trovo spesso a consultarlo prima di lanciarmi in qualunque acquisto libroso, anche perché è davvero un peccato promuovere l’accumulo di libri che forse non ci convincono o che non finiremo mai.
Per quanto riguarda la transizione su dispostivi mobili ereader, è anche qui molto semplice: MLOL ti permette di scaricare con semplicità ogni titolo da te selezionato direttamente sul tuo lettore digitale e, al momento della scadenza, il libro non ha necessità di essere eliminato o restituito poiché sparisce da solo. Sono molti i programmi che permettono di salvare i file su ereader, ma personalmente di consiglio ADE (Adobe Reader) che è efficiente e completamente gratuito.
In questa piattaforma è possibile inoltre noleggiare file mp3, quindi musica, e file video di molti film di ottima qualità.
Voi che ne pensate? Ne avete sentito parlare o avete già aderito?
Per chi dovesse essere nuovo di questo mondo e volesse più spiegazioni vi rimando al link del sito: http://www.medialibrary.it/home/home.aspx

sabato 23 aprile 2016

23 Aprile - Buon San Valentino del Libro


Oggi è la Giornata mondiale del libro! In occasione di questa festa, a Barcellona, un’antica tradizione vuole che ogni uomo doni una rosa alla sua amata e che questa ricambi con un libro. La Rambla si tinge con i colori della primavera che riempiono i chioschi di fioristi e di bancarelle di librai, che a loro volta ringraziano gli acquirenti con un piccolo omaggio floreale.
E’ una specie di San Valentino per gli amanti della lettura, nata in origine proprio in Catalogna su idea dello scrittore ed editore Vincent Clavel Andrès per promuovere la letteratura spagnola e poi adottata a livello mondiale come giornata ufficiale della celebrazione del libro e del diritto d’autore.
Per festeggiare insieme in perfetto stile libroso, anche se non posso regalarvi un libro o una rosa, ci tengo a segnalarvi qualche gustosa offerta in Mondadori:

-       Sconto del 25% su tutti i titoli Einaudi Ragazzi, Edizioni EL & Emme Edizioni

-       Sconto del 20% su tutti i libri per bambini Gribaudo (di cui vi segnalo le avventure di Lupo, che secondo me è un personaggio simpaticissimo)

-       Sconto del 25% su tutti i titoli Bompiani

-       Sconto del 25% sui grandi best seller Tea (tra cui vi consiglio “L’ultima riga delle favole” di Massimo Gramellini e i thriller di Wulf Dorn, autore de “La psichiatra” e “Phobia”)

Un caldo augurio perché, anche se non siamo in Catalogna, possiate festeggiare questa giornata con il calore di una rosa, di libro o semplicemente di un sorriso! (E, in ogni caso, care donne, la rosa fatevela prendere lo stesso!!)

mercoledì 20 aprile 2016

La mia famiglia e altri orrori

Titolo: La mia famiglia e altri orrori
Autrice: David Safier
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Umoristico
Prezzo: € 16,06
Trama: La famiglia dei Wunschmann non è felice. Emma è una libraia frustrata da un lavoro sull’orlo del fallimento e un matrimonio quasi in naufragio. Frank è un marito senza stimoli per cui esiste solo il lavoro, la figlia Fee insegue gli amori della pubertà senza porsi altri obbiettivi, a scapito della scuola, e Max è un dodicenne imberbe troppo saputello che finisce regolarmente a testa in giù nel gabinetto, vittima dei bulletti.
Dopo l’incontro di una vecchia amica di Emma che le sbatte in faccia tutta la sua felicità, la famiglia parteciperà alla presentazione in costume di un romanzo molto famoso con l’intento di risollevare le sorti della libreria. Purtroppo qualcosa va storto: la festa, contrariamente a quanto annunciato dall’amica, non è affatto in costume e i quattro si ritrovano come dei perfetti idioti nei panni di una vampira (Emma), una mummia (Fee), Frankenstein (Frank) e un lupo mannaro (Max). L’esito della serata è fallimentare, ma sfortunatamente l’apice della frustrazione di Emma coincide con il fatale incontro con una strana vecchietta che deciderà di dare una lezione all’intera famiglia trasformandoli in mostri veri.

 
 
Recensione
 
Questo romanzo non è assolutamente un capolavoro, ma se cercate una lettura piacevole e poco impegnativa questo romanzo è sicuramente un valida scelta!
David Safier è un autore tedesco noto per la sua spiccata ironia, che compensa con la poca originalità delle trame dei suoi romanzi. Chi non è nuovo della filmografia di Lindsay Lohan, avrà colto che questa storia è molto simile a quella del film "Quel pazzo venerdì" e, effettivamente, come dargli torto?
Le analogie sono spiccate sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, sia per quanto riguarda il tema dello scarto generazionale tra i genitori che spesso si dimenticano di essere stati giovani e i ragazzi che non comprendono la maturità di chi ha ormai maturato un equilibrio e uno stile di vita più pacato.
Personalmente credo che l’intento di questo autore sia quello di scrivere delle parodie.  Non si tratta di reali plagi, più che altro dello scegliere delle trame a schema classico per soffermarsi sulla comicità delle scene e sui sagaci scambi di battute tra i personaggi.
La caratterizzazione dei singoli componenti delle famiglia è basata su diversi stili di ironia che calzano a pennello con l’età e la psicologia ci ciascuno di loro, creando un ordito interessante in cui è facile rispecchiarsi. Infatti, i problemi di questi neo-mostri, non sono poi così differenti da quelli delle famiglie di tutti i giorni: tra la sopravvivenza fra i banchi e la monotonia di una serata di coppia consumata davanti ai talk show, ne scaturisce una sottile critica alla famiglia moderna che sempre più spesso migra verso questo stereotipo.
Se avete amato film come “Little Miss Sunshine”, anche in questo romanzo vedrete come il più assurdo dei viaggi possa arrivare a riunire la più slegata e rocambolesca delle famiglie. Personalmente ritengo che, in questo intento, “Little Miss Sunshine” abbia un ruolo di maggior rilievo poiché, per quanto assurdi siano i suoi presupposti, non manca mai il realismo e una piccola vena cruda e amara che caratterizza la realtà.
Ne romanzo di Safier, mantenere un contegno realistico, è decisamente l’ultima delle priorità. Infatti i Wunschmann si trovano trasformati in mostri e costretti a rincorrere una Baba Yaga a zonzo per l’Europa per pregarla di restituirgli le loro fattezze originali.
Su questo punto avrei apprezzato maggiore fedeltà ai classici per quanto riguarda la descrizione e le caratteristiche di ogni singola creatura mostruosa: la sete vampiresca sedata con l’ingestione di una pillola sintetica, l’erronea convinzione che Frankenstein sia il nome del mostro e non del suo creatore (a questo ci tengo molto poiché Frankenstein è il mio classico preferito), oppure il fatto che Max sia un lupo mannaro ma che rimanga in sembianze di lupo per tutta la durata del romanzo…
Complessivamente mi sono goduta la lettura di questa storia non priva di imperfezioni! Un pizzico di fantasia e di comicità non fa mai male, nonostante ammetta di aver apprezzato molto di più “L’orribile karma della formica”, del medesimo autore.
 
Consigliato per…
Chi ha voglia si spegnere il cervello e farsi una bella scorpacciata di ironia. Per chi ama tornare un po’ bambino e, sotto sotto, sa perfettamente che di streghe, mostri e vampiri ne è pieno il mondo… bravi loro a non farsi scovare! 

 
 

martedì 19 aprile 2016

Divergent

Titolo: Divergent
Autrice: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Genere: Distopico, Young Adult
Prezzo: € 14,90
Trama: Nella distopica Chicago di Beatrice Prior la società si divide in cinque fazioni, ciascuna dedicata alla coltivazione di una particolare virtù: i Candidi perseguono la purezza, gli Abneganti il disinteresse, gli Intrepidi il coraggio, i Pacifici la pace e gli Eruditi la sapienza. Durante la cerimonia annuale, tutti i sedicenni devono aderire alla fazione a cui intendono dedicarsi per tutta la loro vita. Per Beatrice, la decisione è un conflitto interiore che la costringe a dover scegliere tra sé stessa e i valori insegnatili dalla sua famiglia abnegante. Non si possono scegliere due fazioni, così Beatrice fa una scelta che sorprende tutti; anche se stessa. Durante l'iniziazione Beatrice rinomina se stessa Tris e lotta per determinare chi sono i suoi veri amici, ma Tris ha anche un segreto, quello più grande di tutti, inconfessabile perché in una società in cui il cameratismo è la più grande religione può significare la morte. Presto scopriamo attraverso i conflitti di Tris il marcio di una società troppo perfetta in cui lei stessa imparerà che un segreto così grande potrebbe aiutare a salvare coloro che ama.
 
 

Recensione

Ultimamente sembra che ogni nuovo distopico che compaia in libreria debba essere paragonato a The Hunger Games o a Divergent. Beh, sapete che vi dico? Questi romanzi se lo meritano!
Sono sempre molto affascinata dagli universi distopici, soprattutto in questo periodo, e in Divergent ho decisamente trovato quello cerco in un buon libro: azione, eroismo, una pacata spruzzatina di romanticismo (che non fa mai male) e una società interessante con una gerarchia sociale ben architettata.

Divergent ci proietta in un mondo in cui la società si basa sui valori: l’onestà, il coraggio, l’intelligenza, la pace e il disinteresse. Partendo dal presupposto che, se fossimo tutti liberi di poter scegliere qualcosa in cui credere, dovremmo dedicarci a questa virtù con tutta la nostra più grande passione e dedizione. Quindi cosa potrebbe mai andare storto?
La coscienza si incrina nel momento in cui siamo costretti a scegliere qualcosa, lasciandoci indietro qualcos’altro. Beatrice è combattuta tra il rassicurante mondo degli Abneganti da cui proviene e quello curioso, pericoloso ed eccitante degli Intrepidi.
Scegliere l’uno significa rinunciare completamente all’altro. La famiglia e la tradizione contro l’affermazione di sé stessi.
E’ interessante la scelta di una protagonista sedicenne, in tutto e per tutto alle prese con una decisone non poi così differente da quella dei sedicenni di oggi. L’adolescenza come paradigma della scoperta di sé stessi e il desiderio di mordere la vita con impeto e passione contro il parere di chi una vita l’ha già vissuta e spinge per scelte più pacate, con il pesante rimando alla sua esperienza.
Effettivamente non è facile per nessuno, ma per fortuna in questa realtà distopica il governo ti fornisce una prova attitudinale per aiutarti a determinare la fazione perfetta per te! Quello che purtroppo non dice è che le persone, a volte, sono troppo complesse per essere UNA cosa soltanto. Ed ecco che nascono i Divergenti.
Divergent articola tutta la sua costruzione narrativa sul tema del libero arbitrio e sul coraggio delle proprie scelte. Dunque, dato che sempre di coraggio si parla, quale pensate possa essere la scelta di Beatrice? Ovviamente Intrepidi!
In realtà ho storto un po’ il naso al pensiero che fosse una scelta ovvia, perché qualunque altra fazione avrebbe reso il libro molto noioso… Gli Intrepidi basano il loro rito di iniziazione su un mix di sport estremi, giochi di logica e concentrazione snervanti e una buona dose di sangue. Saranno i futuri vigili del fuoco, poliziotti o difensori della città di Chicago, ma l’impressione che si ha nel leggere i loro meccanismi di preparazione è che questo non si possa chiamare coraggio, ma tortura.
Si cerca di proteggersi dalla realtà aderendo ad una fazione con precise ideologie ma presto scopriamo che, anche all’interno delle singole caste, i dogmi vacillano e il benessere comune è rimpiazzato dal desiderio di prevalere e dall’acclamazione.
Non molto diverso da quello che possiamo incontrare in altri distopici come The Giver, o Hunger Games, con l’ulteriore similitudine che la protagonista accetta tutto questo come una naturale realtà sociale. Beatrice si unisce a questa follia collettiva, contraddicendo il principio di libero arbitrio in cui tanto aveva creduto nella prima parte del libro!
Wow! Questa sì che è distopia! E’ contraddizione, è realismo e personalmente non apprezzo mai i protagonisti troppo quadrati, con i loro principi incrollabili e nessuna fragilità umana! Ritengo dunque che il romanzo sia abbastanza solido, anche se confesso che avrei voluto vedere di più di questo mondo distopico dal punto di vista delle ambientazioni…
Voglio dire… la città come è fatta? E perché si è arrivati a questa tipologia di governo? Non vengono rivelati molti antefatti e la costruzione degli ambienti è abbastanza statica, infatti la maggior parte della trama si sviluppa nel covo degli Intrepidi. (Che poi, per quale ragione praticamente tutti fanno i tatuatori?!)
A parte questo ho apprezzato lo sviluppo dei personaggi e il ritmo della trama che non eccede né in velocità né in lentezza. Inoltre il finale è ben orchestrato perché ti fa proprio dire “Eh?!? E mi lasci qui così? Voglio di più!!”
Penso dunque che vedrete comparire i seguiti di questo romanzo di cui vi lascio un breve prospetto nell’elenco seguente:
  • Divergent
  • Insurgent
  • Alligiant
 
Consigliato per…
Chi ama rimanere in sospeso, per chi ha voglia di sentirsi un po’ eroe e per chi vuole accettare un buon consiglio perché non ne resterà deluso.
L'età raccomandata per approcciarsi a questo libro è dai 12 anni.
 

 
 
 

sabato 16 aprile 2016

Presentiamoci :D

Benvenuti piccoli ospiti! Io sono Selma e sono qui per parlarvi di un incantesimo potentissimo. (Il più potente che esista, anche se è un segreto)
Chiudete gli occhi e pensate alla vostra vita: immaginatevi la strada che fate per andare al supermercato, la vostra scuola, e i calzini strizzati che avete lasciato in disordine sotto la scrivania. C'è una lumaca lì, vicino al marciapiede, accanto alla panchina. Poi alzate lo sguardo e concentratevi sulle nuvole che compaiono nel cielo, sugli alberi che si stagliano lontano dai vostri piedi e sulla neve che cade, anche se è primavera.
Vedete, tutto questo è immaginazione.
Di tutte le creature che sognano o che immaginano, solo l'uomo è in grado di esprimere quello che 'vede' e di aprirci una finestra meravigliosa per spiare nella sua fantasia.
Ecco perché leggo.
Io leggo perché posso essere il passeggero clandestino che viaggerà per mille luoghi, spendendo solo il lusso di una tazza di tè.
Io leggo perché ho fame di scoperta.
Io leggo perché non voglio essere una persona soltanto! Io voglio essere uomo, donna, gatto o sasso anche solo per un po'.
Io leggo perché mi innamoro.
Io leggo per mettermi alla prova. 
Io leggo per perdermi, spaventarmi e scoprire che alla fine non voglio più tornare indietro.
Io leggo e basta.

Il Blog di Selma parla di questo: parla dell'incantesimo dello scrittore e della sua capacità di incantare. Senza questi maghi della parola non esisterebbero i libri, né il profumo della carta o scalpiccio di dita sulla tastiera di un computer! Ma uno scrittore senza lettori è un po' come una torta senza ciliegine o un fachiro senza tappeto... Per questo è importante essere consapevoli che anche noi abbiamo un grandissimo potere: questo di lasciarci incantare e iniziare ad immaginare. Non esiste libertà più grande di questa.

Dunque dunque, graditi ospiti! Spero possiate presto tornare per chiacchierare tra di noi di libri, di consigli, di letture piantate in asso e di libri letti mille volte per quanto sono belli ed emozionanti! Ma, prima, toglietemi una curiosità: e voi perché leggete?